#DomecHeroes – Vincenzo De Cristofaro
Abbiamo rivolto una serie di domande al Managament Team Domec, che ci hanno permesso di evidenziare alcuni aspetti ed alcune riflessioni molto interessanti. Iniziamo subito con Vincenzo, COO Domec…
Da quanto tempo lavori in Domec e quale è il ruolo da te ricoperto?
Da Giugno 2014. Oggi sono il responsabile dell’intera area tecnica e delle operations. Dallo scorso gennaio fa capo a me tutta la gestione operativa delle attività del gruppo soprattutto in visione della volontà della azienda di espandersi oltre confine.
Perché hai scelto Domec?
Antonio, che ho avuto il piacere di re-incontrare dopo tantissimi anni in cui ci eravamo persi di vista, è stato molto convincente, ai limiti dello stalking. Al di là delle battute, la sua idea imprenditoriale mi è piaciuta sin da subito, in quel momento facevo il consulente informatico presso una grande banca e attendevo la nascita della mia prima figlia. Il lavoro procedeva con regolarità e tranquillità, ai limiti della noia e quindi era necessaria una scossa. Così, armato di volontà e coraggio, accettai.
Cosa ti piacerebbe raccontare della tua esperienza lavorativa in Domec?
Fare ciò che ci eravamo prefissati in maniera veloce e senza intaccare la qualità dei servizi. All’inizio eravamo pochissimi e non dovevamo assolutamente correre il rischio di perdere tempo per ragionare troppo. Decisi, in accordo con Antonio, quindi di farmi carico dell’intera progettualità senza guardare ai fronzoli. Avremmo avuto sicuramente un problema di gestione, ma saremmo riusciti ad andare sul mercato con maggiore velocità.
Quale è il servizio della piattaforma Domec che ritieni più interessante?
Molti servizi del nostro catalogo sono interessantissimi dal punto di vista della loro applicabilità e del modo con cui consentono ai nostri clienti di offrire valore alla propria clientela. Se devo fare nomi dico il servizio di pagamento con carta privativa ed il nuovo servizio Belooy, che consente al tessuto commerciale di una città, anche piccola, di contrastare la situazione di crisi provocata da una serie di concause, tra le quali l’affermazione degli ecommerces, la riduzione della capacità di richiamo della piccola distribuzione di fronte alle politiche aggressive della moderna distribuzione degli ipermercati e dei factory outlets.
Per quale motivo consiglieresti Domec come posto in cui lavorare?
Per alcuni motivi che nella mia esperienza di lavoro, lunga oltre 25 anni, non è stato sempre facile riscontrare. In primis perché siamo una società giovane, che ha voglia di crescere sulla base del lavoro, senza pregiudizi e pregiudizievoli di sorta. Vogliamo affermarci grazie a servizi nettamente migliori di quelli della concorrenza e per fare questo puntiamo tutto sulla qualità. Per questi motivi siamo anche, necessariamente, una realtà che premia, con la crescita e la partecipazione, le persone che si distinguono in azienda non solo per l’impegno erogato ma anche e soprattutto per il feeling che stabiliscono con il proprio lavoro. Siamo una azienda fatta di passione.
Cosa ti rende orgoglioso di lavorare in Domec?
Avere la possibilità di vedere crescere una realtà cui ho contribuito con il mio lavoro e la mia passione. Al di là di ogni ragionamento, questo aspetto è assolutamente impagabile.